Pittore e decoratore francese. Di umili origini, lavorò come artigiano
prima di entrare con una borsa di studio nell'accademia di Digione (1774); in
occasione di un soggiorno a Roma, approfondì la conoscenza della pittura
italiana, in particolare di Raffaello, Leonardo, Correggio, e ricopiò un
soffitto di Pietro da Cortona in palazzo Barberini. Nel 1796 si stabilì
definitivamente nella capitale francese, legandosi agli ambienti giacobini e
subendo la reazione termidoriana. Fu seguace di J.L. David e, pur restando
nell'ambito del gusto neoclassico, precorse in certi aspetti l'arte romantica.
Venne assunto come maestro di corte da Napoleone, realizzando un ritratto
dell'imperatrice Giuseppina (1805, Parigi, Louvre) e
Venere e Adone per
le Tuileries (1812). Fu inoltre pittore di soggetti religiosi e illustratore di
testi letterari. Tra le altre sue opere di carattere allegorico-mitologico
ricordiamo:
La Saggezza e la Verità scendono sulla terra, che gli
valse la notorietà,
La Giustizia e la Vendetta divina perseguitano il
delitto (1808, Parigi, Louvre),
L'Amore seduce l'Innocenza (Parigi,
Louvre), l'
Allegoria della Pace (Lione) (Cluny 1758 - Digione
1823).